Perchè non farsi raggiungere in ogni secondo da chiamate di lavoro farebbe alla fin fine parte del “vivere con lentezza”.
E che a Milano queste telefonate siano tante, troppe e moleste non lo penso solo io.
Basta vedere questo articolo
Adesso, temporale incombente permettendo, torno a casa con una certa lentezza.
Settimana scorsa. Imbarco del volo di ritorno dopo un due giorni al massacro, condita da telefonate assortite. E il pensiero non è stato, come avrebbe dovuto essere, torno a casa, ma: finalmente lo posso spegnere. Per dire quanto hai ragione.
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Sì sta meglio se, almeno in certi momenti e per certe cose che ti perseguitano, se ne può fare a meno vero?
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Parecchio, in effetti
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non mi funziona il link.
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hai ragione pure tu…..
adesso dovrebbe essere corretto
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Vivere con lentezza è la mia ambizione
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ah! sai cosa mi a hai ricordato? il libro di una bella persona che conobbi diversi anni fa, cristoph baker (http://www.macrolibrarsi.it/libri/__ozio-lentezza-e-nostalgia.php#). anzi, se lo trovi ancora in giro… consiglio vivamente!
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Grazie del consiglio
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